RIFLESSIONI SUL PROGETTO “BRUGORA”

Il giorno 4 maggio 2019, noi di seconda G insieme ad altri ragazzi delle classi seconde, guidati dalle nostre insegnanti di arte e storia, ci siamo ritrovati al Monastero di Brugora, dove, durante la mattinata, abbiamo accolto gruppi di visitatori a cui abbiamo illustrato il Monastero, descrivendolo sia dal punto di vista artistico, che da quello storico.

Dopo aver trascorso un’entusiasmante giornata ricca di ansie, felicità e tanta voglia di esibirsi, ecco alcune riflessioni da parte dei protagonisti della giornata, cioè noi attori della classe 2^G; ogni attore, infatti, doveva impersonare uno dei personaggi che avevano, in passato, lasciato un segno nella storia del monastero.

Queste le nostre impressioni:

Giulia Linares– Io ho impersonato il cardinale Federigo Borromeo e il ricco signore Lorenzo Scola. Questa esperienza è stata molto interessante e istruttiva perché ho imparato molte informazioni storiche sull’antico monastero di Brugora. L’ unica pecca è stata l’organizzazione dei tempi di recitazione e di spiegazione dei vari luoghi del monastero. Nonostante ciò, mi sono divertita molto.

Elena Casero– Io ho recitato nella parte di una delle due suore. Prima di cominciare avevo molta ansia e timore di dimenticarmi le parti da recitare; dopo la prima rappresentazione mi sono sentita più sicura e ho capito che la vita da suora, in fin dei conti, non è così male! Durante questa mattinata mi sono divertita moltissimo a recitare insieme ai miei amici.

Emma Scalmani– Io, invece, ero il “braccio destro” della seconda suora. Infatti ho rappresentato “la suora 1”; è stata una mattinata esilarante e colma di emozioni di diverso tipo: ero molto felice perché mi sentivo importante visto che dovevo fare le veci di una figura molto prestigiosa in quel monastero. Credo e spero di avere svolto il mio compito al meglio, dato che mi sono impegnata molto per raggiungere questo obiettivo. Questa esperienza me la ricorderò sicuramente per tutta la vita.

Silvia Montecotto– Questa recita, anche se poco organizzata, è stata molto bella. I genitori mi sono sembrati molto attenti alla storia. Io avevo già provato a recitare al concerto di musica, ma non lo avevo mai fatto con un costume. Travestendoci ci siamo avvicinati alla vita reale di molti anni fa. Da questa recita ho capito la storia del nostro bel monastero di cui dobbiamo essere molto fieri.

Chiara Ciurleo– L’ esperienza a Brugora è stata davvero unica e fantastica! Non ho mai provato a recitare in pubblico ed è stato proprio per questo che mi è sembrata un’avventura indimenticabile. Pur non essendo molto organizzata negli orari di arrivo dei genitori, è stata una bella giornata passata con gli amici e con i professori!

Sveva Marelli– Con questo progetto ho imparato molte cose che prima non sapevo sul monastero, ora casa di riposo, di Brugora. È stato un progetto divertente e molto bello. Mi sono divertita molto con le mie compagne e i miei compagni. L’ unica cosa che non mi è piaciuta è stata la sovrapposizione dei vari gruppi di visite. C’erano attori, come me, che tra una scena e l’altra si dovevano cambiare ed avevano poco tempo a disposizione. Quindi, il prossimo anno sarebbe meglio indicare degli orari stabiliti per le visite.

Nicolò Brivio– La mattinata trascorsa nel monastero di Brugora è stata fantastica, perché mi ha permesso di fare un’esperienza nuova ed originale. Per la prima volta ho recitato, interpretando il ruolo di Eriberto Casati, che raccontava al pubblico le origini del monastero; pur essendo emozionato, ho saputo gestire i miei sentimenti e mi sono divertito moltissimo.

Martina Ferrarese– Per me l’esperienza a Brugora è stata bellissima perché, insieme a Emma, Elena, Sveva, Arianna, Chiara, Silvia, Martina Poli, Nicolò e Giulia Linares, mi sono divertita moltissimo. Anche sabato, prima che arrivassero i genitori, abbiamo riso e scherzato con le altre classi, invece, nel momento in cui dovevamo dire la nostra battuta eravamo concentrati per non sbagliare. Nel complesso, il risultato è stato un vero e proprio capolavoro e questa esperienza la rifarei mille volte. Ringrazio tutte le mie professoresse che hanno collaborato a questo progetto e per aver organizzato il tutto, ma anche i miei compagni per tutto il divertimento.

Martina Poli– Brugora è stata un’ esperienza molto bella. Le professoresse ci hanno fatto recitare la parte storica così da apprenderla al meglio. E’ venuta molto bene e i genitori ci hanno fatto anche dei complimenti; a parte alcuni inconvenienti, il resto è stato fantastico. Inizialmente avevo un po’ di paura di dimenticarmi le battute, ma dopo la prima recita mi sono sbloccata ed è stato fantastico, un’ emozione indescrivibile.

Arianna Piantanida– Secondo me il progetto di Brugora è stato molto interessante ed alternativo; infatti, soprattutto la parte recitata è stata davvero originale e ha aiutato (a mio parere) il pubblico a mantenere l’attenzione durante tutta la visita guidata che, magari, altrimenti sarebbe risultata un po’ lunga. Anche se, trattandosi di storia, il progetto poteva sembrare noioso, in verità è stato molto divertente perché sia interpretare la parte dei personaggi che immedesimarsi in essi coi costumi sono state esperienze molto particolari. Inoltre, grazie al copione che dovevo recitare, sono riuscita a capire meglio la storia del monastero perché “fondersi” con i personaggi del racconto che hanno vissuto in quel periodo è il modo migliore per apprende uno spezzone di storia.

Mattia Pozzi- Io mi sono offerto di fare da cicerone per la parte artistica e mi è stata affidata quella riguardante la “Deposizione”, che si trova nella sala del coro. Non era la prima volta che parlavo a tanta gente; infatti, alle elementari avevo già provato a partecipare a un progetto simile, perciò, quando è arrivato il fatidico giorno, mi sembrava di avere la situazione abbastanza sotto controllo. Ben presto, però, mi sono dovuto ricredere, perché, quando ho visto arrivare tutta quella gente, mi sono sentito il cuore in gola, chissà se sarei riuscito a descrivere l’affresco senza tralasciare niente!!! Dopo le spiegazione degli altri ragazzi è arrivato il mio turno, ho preso coraggio e ho iniziato ad esporre. In un battibaleno sono arrivato all’ ultima frase del mio discorso: era andato tutto per il meglio; in effetti non c’era motivo di preoccuparsi e al prossimo turno di visitatori sarei stato certamente più rilassato! Alla fine della mattinata è stata una bella ricompensa vedere la soddisfazione negli occhi dei genitori, che sembravano aver apprezzato molto il nostro lavoro. Sono contento che le persone abbiano potuto scoprire e apprezzare questo piccolo capolavoro artistico.

Federico Colombo– Io ho interpretato due ruoli: la guida e il presentatore dell’attività a tutti i genitori venuti a vederci. Dovevo fare da guida ai genitori nella sala del coro dove spiegavo “la parete del tramezzo”. All’ inizio dovevo spiegare urlando perché c’erano molte persone e la sala era molto grande, ma poi ci sono stati dati dei microfoni che hanno facilitato la spiegazione. Poi il mio altro ruolo consisteva nell’ accogliere i genitori nel monastero con una piccola introduzione del percorso che avrebbero svolto; per le visite ci sono stati diversi turni in cui ogni volta si iniziava di nuovo il percorso. Nei primi turni ero molto ansioso e impaurito da tutti quei genitori che mi guardavano, ma poi nei turni successivi non ho più avuto problemi. Ho provato la stessa sensazione facendo la guida, ma dopo un po’ di turni sono riuscito a spiegare meglio. Questa esperienza è stata bellissima e in certi casi anche divertente; mi è stata da aiuto perché sono riuscito a trasformare un discorso che avevo studiato a memoria in una spiegazione con parole mie. E’ stata un’avventura bellissima.

 

 

Gli alunni della classe 2^G

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