Atto d’indirizzo del DIRIGENTE SCOLASTICO per la predisposizione del PIANO TRIENNALE DELLa��OFFERTA FORMATIVA art. 1, Comma 14, Leffe N.107/2015.
Atto d’indirizzo del DIRIGENTE SCOLASTICO per la predisposizione del piano triennale dell’OFFERTA FORMATIVA ART. 1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
Prot. n. 4433/B15A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�Besana in Brianza, 23 novembre 2015
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
E P.C. A�AL CONSIGLIO Da��ISTITUTO
AI GENITORI
AL PERSONALE ATA
A�
OGGETTO: A�A�ATTO Da��INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELLa��OFFERTA FORMATIVA ART. 1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
A�IL DIRIGENTE SCOLASTICO
- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 recante la a�?Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigentia�?;
- PRESO ATTO che la��art. 1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
- le istituzioni scolastiche predispongano, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa (da��ora in poi: Piano);
- il Piano debba essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attivitA� della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
- il Piano debba essere approvato dal consiglio da��istituto;
- venga sottoposto alla verifica della��USR per accertarne la compatibilitA� con i limiti da��organico assegnato e, alla��esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
- una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano venga pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
TENUTO CONTO
- della Mission di Istituto: una scuola che promuove e garantisce ai ragazzi esperienze, conoscenze, abilitA�, relazioni, competenze per costruire un sA� positivo, in grado di relazionarsi con gli altri;
- delle risultanze del Rapporto di Autovalutazione;
- del Piano di inclusione della��Istituto;
- delle buone pratiche in essere;
- delle indicazioni pervenute dagli enti locali e dalle diverse realtA� istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonchA� dagli organismi e dalle associazioni dei genitori.
EMANA
ai sensi della��art. 3 del DPR 275/99, cosA� come sostituito dalla��art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente
Atto da��indirizzoA�per le attivitA� della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
Il Piano Triennale della��Offerta Formativa, oltre ad essere il documento con cui la��istituzione scolastica dichiara la propria identitA�, rappresenta il documento di riferimento affinchA� tutte le componenti che operano alla��interno della scuola (dirigente scolastico, docenti, personale ATA) esercitino la propria professionalitA� al fine di costituire una comunitA� che, nel rispetto e nella valorizzazione di differenti opzioni metodologiche, sia unitariamente rivolta al raggiungimento della��obiettivo primario della nostra funzione istituzionale: il successo formativo di ogni studente.
Il Piano si dovrA� ispirare alle finalitA� delle Legge:
- a�?a��affermare il ruolo centrale della scuola nella societA� della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunitA� di successo formativoA� e di istruzione permanente dei cittadinia��a�? (comma 1);
- dovrA� perseguire a�?La piena realizzazione del curricolo della scuola a��, la valorizzazione delle potenzialitA� e degli stili di apprendimento nonchA� della comunitA� professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertA� di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l’interazione con le famiglie e il territorioa�? (comma 3).
La Legge istituisce la��organico della��autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche. Le scuole individuano il fabbisogno di posti in relazione alla��offerta formativa che intendono realizzare per il raggiungimento degli obiettivi individuati come prioritari (dai commi 5 e 7).
In tal senso, in sede di Collegio Docenti e di Consiglio di Istituto sono state individuati come prioritari, gli obiettivi formativi volti:
- alla valorizzazione delle competenze linguistiche;
- al potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifiche;
- a potenziare le competenze informatiche
- al benessere degli alunni/e con particolare riguardo agli aspetti relazionali, emotivi e della legalitA� e al contrasto di ogni forma di discriminazione e bullismo
Nel Piano dovranno essere indicati il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonchA� i piani di miglioramento dell’istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80 (dal comma 14). Le prioritA�, i traguardi e gli obiettivi individuati dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) dovranno, quindi, costituire parte integrante del Piano.
Il Piano dovrA� altresA� riferirsi, in continuitA� con gli anni scolastici precedenti, agli ambiti formativi individuati come prioritari dal Collegio dei Docenti, dal Consiglio di Istituto e dagli organismi e dalle associazioni dei genitori: linguistico, matematico- scientifico, motorio e musicale.
In riferimento ai punti precedenti e alla luce delle risultanze del Rapporto di Autovalutazione si precisa che il Piano dovrA�:
- Individuare processi di costruzione di un curricolo verticale che, a partire dalle competenze chiave di cittadinanza, si riferisca alle competenze chiave per la��istruzione permanente, nonchA� individuare linee metodologico-didattiche centrate sullo studente e che prevedano attivitA� laboratoriali e cooperative.
- Elaborare linee operative per la personalizzazione dei curricoli sia in termini di supporto agli alunni in difficoltA�, sia nella direzione dello sviluppo delle potenzialitA�, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze.
- Elaborare linee di intervento per la prevenzione e rilevazione del disagio, nonchA� per la promozione del benessere nella scuola.
- Assicurare la��attuazione delle pari opportunitA�, promuovendo la��educazione alla paritA� tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni.
- Fare riferimento a iniziative di formazione e aggiornamento per il personale su:
- curricolo per competenze, didattica per competenze, valutazione e certificazione delle competenze;
- didattica attiva, volta a rendere lo studente protagonista del proprio percorso formativo
- tematiche della��inclusione e della rilevazione del disagio;
- tematiche che consentano, nel corso del triennio, la��attuazione del previsto a�?Piano nazionale per la scuola digitalea�?
- temi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
- Contenere opportune indicazioni progettuali relative a eventuali esigenze di scuola in ospedale e di istruzione domiciliare.
- Contenere opportune indicazioni progettuali relative alla valorizzazione del movimento come presupposto per unoA� stile di vita sano
- Considerare la promozione degli scambiA� internazionali
- Valorizzare attivitA� che mirino allo sviluppo del senso civico e della��autonomia personale.
I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l’attuazione delle attivitA� parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche giA� definiti nei precedenti anni dal Consiglio di Istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti, potranno essere inseriti nel Piano.
Per ciA? che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento, alla luce dei dati della��anno scolastico 2015/2016, A? cosA� definito:
SCUOLA DELLa��INFANZIA | |||
N. Alunni (DVA) | N. Sezioni | Docenti Posto Com. | Docenti Sostegno |
128 (3) | 5 | 11 | 2 |
SCUOLA PRIMARIA |
|||
N. Alunni (DVA) | N. Classi | Docenti Posto Com. | Docenti Sostegno |
697(25) | 33 | 52 | 13 |
SCUOLA SECONDARIA |
||||
N. Alunni (DVA) | N. Classi | Docenti per classe di concorso | Docenti Sostegno | |
408 (18) |
18 |
A043 – Italiano, storia ed educazione civica, geografia | 15 |
8 |
A059 a�� Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali | 8 | |||
A345 a�� Inglese | 3 | |||
A245 a�� Francese | 1 | |||
A445 a�� Spagnolo | 1 | |||
A032 a�� Ed. musicale | 2 | |||
A033 a�� Ed. tecnica | 2 | |||
A028 a�� Ed. artistica | 2 | |||
A030 a�� Ed. fisica | 2 |
A�
Relativamente ai posti per il potenziamento della��offerta formativa il fabbisogno sarA� definito in relazione ai progetti ed alle attivitA� contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 8 unitA�. Si terrA� conto del fatto che la��organico del potenziamento deve essere impiegato anche per la copertura di supplenze brevi.
Nella��ambito dei posti di potenziamento sarA� accantonato, preliminarmente, un posto docente per la��esonero del collaboratore del dirigente scolastico.
Nella��ambito delle scelte di organizzazione dovranno essere previste le figure dei coordinatori di plesso, dei referenti di plesso per la sicurezza, nonchA� le figure dei coordinatori di classe.
Il contingente attuale di posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario A? cosA� definito:
PERSONALE ATA |
||||
N. Alunni | N. Classi | N. Plessi | ASSISTENTI AMMINISTRATIVI | COLLABORATORI SCOLASTICI |
1238 | 56 | 4 | 6 (+ 1 DSGA) | 18 |
In relazione alle dimensioni e alla composizione della��Istituto Comprensivo e agli adempimenti previsti, si ritiene che, per quanto riguarda i collaboratori scolastici, il personale assegnato sia insufficiente e che siano adeguati un numero di 21 collaboratori scolastici.
LA DIRIGENTE SCOLASTICAA�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�
* (Dott.ssa Elisabetta BIRAGHI)
* La firma A? omessa ai sensi della��ART. 3, D.to Lgs. 12/02/1993, n. 39