Ultima modifica: 24 Novembre 2015
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Atto d’indirizzo del DIRIGENTE SCOLASTICO per la predisposizione del PIANO TRIENNALE DELLa��OFFERTA FORMATIVA art. 1, Comma 14, Leffe N.107/2015.

Atto d’indirizzo del DIRIGENTE SCOLASTICO per la predisposizione del piano triennale dell’OFFERTA FORMATIVA ART. 1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

Prot. n. 4433/B15A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�Besana in Brianza, 23 novembre 2015

 

AL COLLEGIO DEI DOCENTI

E P.C. A�AL CONSIGLIO Da��ISTITUTO

AI GENITORI

AL PERSONALE ATA

 

A�

OGGETTO: A�A�ATTO Da��INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELLa��OFFERTA FORMATIVA ART. 1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

A�IL DIRIGENTE SCOLASTICO

 

  • VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 recante la a�?Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigentia�?;
  • PRESO ATTO che la��art. 1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
  • le istituzioni scolastiche predispongano, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa (da��ora in poi: Piano);
  • il Piano debba essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attivitA� della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
  • il Piano debba essere approvato dal consiglio da��istituto;
  • venga sottoposto alla verifica della��USR per accertarne la compatibilitA� con i limiti da��organico assegnato e, alla��esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
  • una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano venga pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

TENUTO CONTO

  • della Mission di Istituto: una scuola che promuove e garantisce ai ragazzi esperienze, conoscenze, abilitA�, relazioni, competenze per costruire un sA� positivo, in grado di relazionarsi con gli altri;
  • delle risultanze del Rapporto di Autovalutazione;
  • del Piano di inclusione della��Istituto;
  • delle buone pratiche in essere;
  • delle indicazioni pervenute dagli enti locali e dalle diverse realtA� istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonchA� dagli organismi e dalle associazioni dei genitori.

EMANA

ai sensi della��art. 3 del DPR 275/99, cosA� come sostituito dalla��art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente

 

Atto da��indirizzoA�per le attivitA� della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

Il Piano Triennale della��Offerta Formativa, oltre ad essere il documento con cui la��istituzione scolastica dichiara la propria identitA�, rappresenta il documento di riferimento affinchA� tutte le componenti che operano alla��interno della scuola (dirigente scolastico, docenti, personale ATA) esercitino la propria professionalitA� al fine di costituire una comunitA� che, nel rispetto e nella valorizzazione di differenti opzioni metodologiche, sia unitariamente rivolta al raggiungimento della��obiettivo primario della nostra funzione istituzionale: il successo formativo di ogni studente.

Il Piano si dovrA� ispirare alle finalitA� delle Legge:

  • a�?a��affermare il ruolo centrale della scuola nella societA� della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunitA� di successo formativoA� e di istruzione permanente dei cittadinia��a�? (comma 1);
  • dovrA� perseguire a�?La piena realizzazione del curricolo della scuola a��, la valorizzazione delle potenzialitA� e degli stili di apprendimento nonchA� della comunitA� professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertA� di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l’interazione con le famiglie e il territorioa�? (comma 3).

La Legge istituisce la��organico della��autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche. Le scuole individuano il fabbisogno di posti in relazione alla��offerta formativa che intendono realizzare per il raggiungimento degli obiettivi individuati come prioritari (dai commi 5 e 7).

In tal senso, in sede di Collegio Docenti e di Consiglio di Istituto sono state individuati come prioritari, gli obiettivi formativi volti:

  • alla valorizzazione delle competenze linguistiche;
  • al potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifiche;
  • a potenziare le competenze informatiche
  • al benessere degli alunni/e con particolare riguardo agli aspetti relazionali, emotivi e della legalitA� e al contrasto di ogni forma di discriminazione e bullismo

Nel Piano dovranno essere indicati il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonchA� i piani di miglioramento dell’istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80 (dal comma 14). Le prioritA�, i traguardi e gli obiettivi individuati dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) dovranno, quindi, costituire parte integrante del Piano.

Il Piano dovrA� altresA� riferirsi, in continuitA� con gli anni scolastici precedenti, agli ambiti formativi individuati come prioritari dal Collegio dei Docenti, dal Consiglio di Istituto e dagli organismi e dalle associazioni dei genitori: linguistico, matematico- scientifico, motorio e musicale.

In riferimento ai punti precedenti e alla luce delle risultanze del Rapporto di Autovalutazione si precisa che il Piano dovrA�:

  1. Individuare processi di costruzione di un curricolo verticale che, a partire dalle competenze chiave di cittadinanza, si riferisca alle competenze chiave per la��istruzione permanente, nonchA� individuare linee metodologico-didattiche centrate sullo studente e che prevedano attivitA� laboratoriali e cooperative.
  2. Elaborare linee operative per la personalizzazione dei curricoli sia in termini di supporto agli alunni in difficoltA�, sia nella direzione dello sviluppo delle potenzialitA�, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze.
  3. Elaborare linee di intervento per la prevenzione e rilevazione del disagio, nonchA� per la promozione del benessere nella scuola.
  4. Assicurare la��attuazione delle pari opportunitA�, promuovendo la��educazione alla paritA� tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni.
  5. Fare riferimento a iniziative di formazione e aggiornamento per il personale su:
  • curricolo per competenze, didattica per competenze, valutazione e certificazione delle competenze;
  • didattica attiva, volta a rendere lo studente protagonista del proprio percorso formativo
  • tematiche della��inclusione e della rilevazione del disagio;
  • tematiche che consentano, nel corso del triennio, la��attuazione del previsto a�?Piano nazionale per la scuola digitalea�?
  • temi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
  1. Contenere opportune indicazioni progettuali relative a eventuali esigenze di scuola in ospedale e di istruzione domiciliare.
  1. Contenere opportune indicazioni progettuali relative alla valorizzazione del movimento come presupposto per unoA� stile di vita sano
  2. Considerare la promozione degli scambiA� internazionali
  3. Valorizzare attivitA� che mirino allo sviluppo del senso civico e della��autonomia personale.

I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l’attuazione delle attivitA� parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche giA� definiti nei precedenti anni dal Consiglio di Istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti, potranno essere inseriti nel Piano.

Per ciA? che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento, alla luce dei dati della��anno scolastico 2015/2016, A? cosA� definito:

 

SCUOLA DELLa��INFANZIA
N. Alunni (DVA) N. Sezioni Docenti Posto Com. Docenti Sostegno
128 (3) 5 11 2

 

SCUOLA PRIMARIA

N. Alunni (DVA) N. Classi Docenti Posto Com. Docenti Sostegno
697(25) 33 52 13

 

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SCUOLA SECONDARIA

N. Alunni (DVA) N. Classi Docenti per classe di concorso Docenti Sostegno

408 (18)

18

A043 – Italiano, storia ed educazione civica, geografia 15

8

A059 a�� Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali 8
A345 a�� Inglese 3
A245 a�� Francese 1
A445 a�� Spagnolo 1
A032 a�� Ed. musicale 2
A033 a�� Ed. tecnica 2
A028 a�� Ed. artistica 2
A030 a�� Ed. fisica 2

A�

Relativamente ai posti per il potenziamento della��offerta formativa il fabbisogno sarA� definito in relazione ai progetti ed alle attivitA� contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 8 unitA�. Si terrA� conto del fatto che la��organico del potenziamento deve essere impiegato anche per la copertura di supplenze brevi.

Nella��ambito dei posti di potenziamento sarA� accantonato, preliminarmente, un posto docente per la��esonero del collaboratore del dirigente scolastico.

Nella��ambito delle scelte di organizzazione dovranno essere previste le figure dei coordinatori di plesso, dei referenti di plesso per la sicurezza, nonchA� le figure dei coordinatori di classe.

Il contingente attuale di posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario A? cosA� definito:

PERSONALE ATA

N. Alunni N. Classi N. Plessi ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COLLABORATORI SCOLASTICI
1238 56 4 6 (+ 1 DSGA) 18

In relazione alle dimensioni e alla composizione della��Istituto Comprensivo e agli adempimenti previsti, si ritiene che, per quanto riguarda i collaboratori scolastici, il personale assegnato sia insufficiente e che siano adeguati un numero di 21 collaboratori scolastici.

LA DIRIGENTE SCOLASTICAA�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�

* (Dott.ssa Elisabetta BIRAGHI)

* La firma A? omessa ai sensi della��ART. 3, D.to Lgs. 12/02/1993, n. 39