DA BESANA A RECANATI: UN VIAGGIO VIRTUALE NEL PAESE DI GIACOMO LEOPARDI

Venerdì ho partecipato insieme ai miei compagni a una visita alla casa di Giacomo Leopardi, in videolezione; avrei preferito visitare questi luoghi di persona ma, anche guardarli da uno schermo, è stato molto impressionante.

Le mie parti preferite sono diverse: la biblioteca, la culla, il vestito e, infine, i giocattoli.

I giocattoli erano dei piccoli soldatini con cui Giacomo giocava da piccolo. La culla mostrava molto la ricchezza della famiglia e il vestito era enorme e a me non sembrava da bambino. Infine, la libreria era enorme e composta da più di ventimila volumi e pensare che Leopardi li abbia letti tutti … sembra incredibile!

Questa visita è stata molto interessante; la rifarei e la consiglierei a tutti.

 

 

Il 22 gennaio 2021 la classe 3^ E ha partecipato alla gita virtuale a Casa Leopardi. Dopo essersi presentata, la guida ci ha fatto vedere il museo dedicato al poeta, dove abbiamo osservato oggetti della sua vita quotidiana, come per esempio i giochi con cui passava il tempo: le statuine dei soldati di Napoleone, la tombola, che è il gioco che più mi ha affascinato, e un proiettore con cui si divertiva a fare delle ombre. Una cosa che mi ha stupito tanto è stata la sua culla, molto grande e decorata, con il suo vestito di quando era neonato. Dopo di che, abbiamo iniziato a visitare l’enorme casa da cui si capiva subito che Leopardi apparteneva a una famiglia nobile.

Superato l’ingresso, c’erano due ampie scalinate che portavano al piano superiore. Abbiamo proseguito la visita osservando la grande biblioteca che il poeta aveva sistemato, ordinando i libri in ordine in base al genere. Sono rimasta senza parole a vedere quella stanza e sapere che Leopardi aveva letto tutti i 20 000 volumi mi ha meravigliato ancora di più. Infine, siamo passati allo studio del padre, che i figli usavano come aula. Dalla finestra, quando ci si affacciava, si notava di fronte a sé la casa di Teresa (nelle poesie chiamata Silvia).

Mi sarebbe piaciuto vedere di persona il luogo da cui Leopardi ha scritto l’ “Infinito”, ma nonostante sia stata attraverso al Piattaforma Zoom, la visita mi è piaciuta molto e l’esperienza è valsa sicuramente la pena, forse anche perché abbiamo avuto la fortuna di avere una guida che attirava la nostra attenzione facendoci qualche volta ridere.

 

 

Venerdì 22 Gennaio 2021 io e la mia classe abbiamo visitato in Dad la Casa Leopardi.

La guida ci ha “portati”in una stanza in cui erano posti la culla, il vestito da battesimo, dei soldatini e molti altri giochi appartenenti al piccolo poeta. La guida ha iniziato a raccontare l’infanzia di Leopardi e io, personalmente, non mi sarei mai aspettato che un poeta (drammatico, un po’ pessimista) da piccolo fosse stato un bambino creativo, che amava divertirsi con giocattoli, ma anche con i suoi fratelli inventando sempre giochi nuovi.

La guida, pian piano raccontando dell’infanzia, è arrivata a narrarci di come il poeta fosse quando andava a scuola e ci ha detto che, siccome era troppo intelligente per la sua età, era stato espulso da scuola perché i professori non lo volevano; così lui fu costretto a studiare da solo a casa, leggendo libri che portava a casa suo padre.

La guida in seguito si è spostata dalla stanza ed è entrata in Casa Leopardi dove ci ha mostrato la libreria della casa del poeta, mentre ci raccontava la storia da grande del nostro caro scrittore, facendo qualche riferimento alla nostra vita e a quella del nostro caro scrittore.

Ci ha spiegato anche la storia dell’amore di Teresa da parte di Leopardi e della poesia “A Silvia”.

Mentre ci mostrava la biblioteca e ci spiegava come era stata divisa e separata per catalogo e, riflettendo tra me e me, mi chiedevo: “ Wow … ma Leopardi aveva letto tutti quei libri… quanto ci avrà impiegato?!?”.

Infine, concludendo la visita e salutandoci, la guida ci ha mostrato le foto del poeta e dei suoi famigliari.

A mio parere la visita è stata entusiasmante e molto ben organizzata e io la consiglierei a tutti

 

Simone Pirovano

 

 

Venerdì 22 gennaio 2021 dalle 9 alle 10 e 35 la mia classe e io abbiamo visitato Casa Leopardi di Recanati, rigorosamente online. All’inizio abbiamo visto i giocattoli che usava il piccolo Giacomo, poi abbiamo visto la sua culla e il suo vestitino da battesimo, ovviamente decorati. Poi, la guida è uscita per farci vedere la casa di Teresa Fattorini, la donna a cui Leopardi si è ispirato nella poesia “A Silvia”, ma il segnale è andato perso e, infine, ci siamo recati alla biblioteca dei libri del padre, ordinati per numero, scaffale e ripiano, ma la guida ci ha detto che non era l’ unica biblioteca e che ce ne erano tante altre.

Abbiamo anche visto la scrittura di Leopardi, osservando un libro trascritto in diverse lingue. Infine, la cosa più bella è stata che la guida, per attirare di più la nostra attenzione e non farci annoiare, oltre che parlare della visita, faceva degli esempi della vita di tutti i giorni.

Secondo me, bisogna andare a visitare questa mostra soprattutto per sapere di più sulla vita di Leopardi.

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