“IL VOLO DI LEONARDO”

Mai avrei pensato di partecipare a uno spettacolo tanto coinvolgente quanto istruttivo!

Questo il mio primo pensiero, mentre vedo chiudersi il sipario del teatro “Cinema Nuovo”, di Arcore.

Lo spettacolo teatrale “Il volo di Leonardo” vuole celebrare il grande protagonista del Rinascimento, Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua morte.

Non un semplice spettacolo, ma un mix di canti, balli, giochi di luce-immagini e cambi di scenografia che hanno catturato, fin dal primo istante, l’attenzione di noi spettatori.

La protagonista è Amelia: una ragazza come tante, come noi, alle prese con lo studio, che si immerge in un sogno fantastico, trascinandoci con sé.

Un viaggio nella Firenze rinascimentale nella bottega del Verrocchio, un’occasione per assaporare la vivacità culturale, la bellezza, la creatività di cui abbiamo tanto letto sui libri di testo, ma che, grazie a questo spettacolo, vive davanti ai nostri occhi.

Tanti i personaggi famosi che abbiamo l’onore di incontrare: da Botticelli alla Monnalisa, da Lorenzo de’ Medici a Machiavelli, fino ad arrivare al grande Leonardo da Vinci.

Uomo dotato di grande personalità e curiosità che lo portano a essere un artista completo: dalla scienza all’arte, dalla natura umana all’ingegneria, dalla tecnologia alla meccanica. Nulla poteva fermarlo! Un’intera vita dedicata allo studio, alla ricerca della precisione e della bellezza e a rincorrere il suo più grande desiderio: riuscire a volare!

Le scene, le storie, le emozioni, i dialoghi si susseguono velocemente …

Purtroppo, ben presto, per Amelia, e per noi, è ora di svegliarsi. Ma … certi sogni non si possono dimenticare, perché in fondo, volendolo, ognuno di noi nel suo piccolo può essere un Leonardo da Vinci!

Amelia l’ha capito e ha riscoperto la voglia di conoscere e sperimentare tante più cose possibili nella vita.

Uno spettacolo entusiasmante che consiglio a tutti i ragazzi che sentono il bisogno di un piccolo incoraggiamento, per credere che i sogni possono diventare realtà!

 

Stefano Manca, 2^ F

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