La diversitA� vera ricchezza dell’umanitA�

Questa��anno abbiamo conosciuto un uomo molto simpatico, socievole e disponibile. Si chiama Mohamed Ba e proviene dal Senegal, un paese della��Africa. Con lui abbiamo intrapreso un percorso che prevedeva tre incontri, in ognuno dei quali abbiamo affrontato concetti differenti.

Nel primo incontro abbiamo affrontato  la questione della cultura. Mohamed ci ha detto di immaginare la nostra cultura come una pentola con dentro tutti gli elementi necessari per costruirla. Ovviamente, come ogni pentola, ha bisogno di un coperchio perchA� altrimenti escono tutti gli ingredienti o ne entrano degli altri. Abbiamo riflettuto insieme sul significato che puA? assumere questo coperchio. Lui ha voluto usare la pentola come una metafora per spiegarci cosa volesse dire cultura. Oltre ad averci spiegato della cultura in generale, ci ha fatto notare la differenza tra intercultura e relazione. La��intercultura in generale si divide in tre tempi: la scoperta, la��osservazione e la comprensione. La relazione invece si puA? suddividere in paritaria e squilibrata.         Nelle relazioni paritarie lo scopo A? quello di raggiungere sempre un compromesso per non rovinare il legame che ci unisce. Purtroppo, perA?, nel mondo, alcune persone non apprezzano questo tipo di relazione e mettono in atto la relazione squilibrata imponendo agli altri la propria volontA�.                                                                                    La��incontro si A? concluso parlando della��etnocentrismo e della��egocentrismo. Queste due parole sono molto simili ma si riferiscono uno alla��etnia e la��altro al fatto di essere io al centro.

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Nel secondo incontro, Mohamed ci ha parlato della cultura africana e di come nel suo paese da��origine ci sia molta solidarietA� tra le persone. Per esempio, se una famiglia possiede molta acqua e, di conseguenza, potrebbe permettersi una doccia, ma la famiglia vicina A? povera e, quindi, non ne ha molta, la famiglia a�?a��riccaa��a�� darA� volentieri un poa�� della��acqua ai suoi vicini.

La popolazione africana A? consapevole che, oltre alla propria cultura, ne esistono altre e tutti sono curiosi di conoscerle.  Tramandare del sapere A? compito degli anziani che, infatti, in Africa sono molto importanti.

Nel passato dell’Africa ci sono state molte ingiustizie come, per esempio, la schiavitA? che ha portato allo sviluppo del commercio triangolare.

La��incontro si A? concluso con il decalogo della convivenza, una sorta di dieci comandamenti utili a vivere insieme.

Nella��ultimo incontro ci siamo trasportati in Africa con la fantasia, suonando uno strumento chiamato djembe con il quale abbiamo suonato delle melodie tipiche dei riti legate all’adolescenza.

In questi tre incontri sono sicuramente riuscita a capire cosa vuol dire cultura. Essa A? differente per ognuno di noi ma A? proprio quella diversitA� che la rende unica e speciale. Con Mohamed ho capito che apprezzare la cultura degli altri A? importante per rendere il mondo un posto migliore.

Ginevra Gambini

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