Ultima modifica: 18 Febbraio 2011
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Regolamento interno dell’Istituto

REGOLAMENTO INTERNO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII”

                                                                   PREMESSA

Il seguente regolamento stabilisce come fine primario per gli alunni la��acquisizione di responsabilitA�, la capacitA� ad autogestirsi in rapporto alle proprie esigenze e a quelle altrui. Tutto il personale della scuola, docente e non docente, deve essere responsabile nel processo educativo inteso come crescita  del ragazzo per il raggiungimento della responsabilitA� personale.

Il termine a�?disciplinaa�? deve essere inteso e trasmesso agli alunni nel suo vero significato:

non come imposizione dalla��esterno per la preoccupazione di un ordine apparente, ma come risultato di un lavoro che coinvolge tutti gli studenti alla��acquisizione di quelle capacitA� specifiche che permettono al singolo individuo e al gruppo al quale appartiene di :

  • – esprimersi e comunicare in modo comprensibile in un clima di reciproca fiducia;
  • – lavorare in modo efficace, usando gli strumenti adatti;
  • – collaborare attivamente, rispettando le esigenze altrui.

La��atteggiamento di fondo da parte degli educatori (genitori, docenti, non docenti) deve rispettare i seguenti punti:

1) Credere che in ogni ragazzo, vi siano qualitA� positive e capacitA� di riuscita che hanno solo bisogno di essere scoperte, potenziate, sviluppate;

2) Stabilire con ognuno un rapporto umano tale che si possa far leva sugli interessi particolari del ragazzo.

A tal fine si stabilisce un regolamento al quale tutti devono attenersi.

  •  Alunni: diritti, doveri

 Norme Generali durante la giornata

  •  Art. 1 Entrata

Gli insegnanti devono trovarsi a scuola con cinque minuti in anticipo sull’orario delle lezioni.

La��alunno che arriva a scuola in ritardo dovrA� essere riammesso in classe. Il docente prenderA� nota del ritardo sul registro di classe e richiederA� la giustificazione alla famiglia.

  •  Art. 2 Uscita

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado.

I genitori dovranno con precisione rispettare gli orari di ingresso e uscita. Al termine delle lezioni gli alunni che non usufruiscono del servizio trasporto saranno accompagnati dai docenti fino al cancello, dove saranno affidati ai genitori o ad adulti da essi delegati. Con piena e consapevole valutazione della famiglia sia relativa al percorso, sia al grado di responsabilitA� e maturitA� della��alunno, i genitori comunicheranno per iscritto che la��alunno percorrerA� il tratto scuola-casa in autonomia, sulla base delle scelte garantite dalla potestA� parentale. In caso di uscita anticipata la��alunno potrA� lasciare la scuola, esclusivamente accompagnato da un genitore o adulto delegato.

Scuola della��Infanzia

Durante la��uscita il bambino A? consegnato ai genitori o a persona delegata. Nel caso in cui i genitori non fossero presenti si cercherA� di rintracciarli telefonicamente. Nel caso nessuno fosse reperibile, occorrerA� informare i vigili.

  • Art. 3 Intervallo

Scuola Secondaria di I grado:

al termine del terzo spazio di lezione ca��A? un intervallo di 15 minuti. Alla sorveglianza A? tenuto l’insegnante incaricato. Per evitare affollamento e disagio A? opportuno che gli insegnanti controllino che gli alunni si avviino pochi per volta ai servizi. Nessun alunno deve rimanere in classe. Nei corridoi A? vietato giocare con qualsiasi tipo di palla.

Scuola Primaria:

l’intervallo deve essere effettuato dopo la seconda ora entro limiti di tempo ragionevoli

  •  Art. 4 Cambio degli insegnanti tra una lezione e l’altra

Durante il cambio gli alunni non devono uscire dall’aula. Il trasferimento dell’insegnante da un’aula all’altra deve avvenire il piA? rapidamente possibile. La classe sarA� affidata per la sorveglianza al personale ausiliario nel caso in cui sia presente.

Gli insegnanti di educazione fisica si recheranno in classe a prendere gli alunni e ve li riaccompagneranno al termine di ogni lezione. Ogni spostamento degli alunni accompagnati dall’insegnante da un’aula all’altra deve avvenire nel minor tempo possibile e in silenzio.

  •  Art. 5 Permessi in entrata e in uscita

Durante le ore di lezione nessun alunno puA? essere autorizzato dagli insegnanti a uscire dall’edificio della scuola. Gli alunni possono posticipare l’entrata o anticipare l’uscita presentando la giustificazione dei genitori, utilizzando l’apposito modulo. Il permesso di uscita A? concesso dal docente di classe a condizione che l’alunno lasci la scuola con uno dei genitori o con chi ne fa le veci; l’autorizzazione va richiesta anche nel caso di assenza occasionale dalla mensa.

  •  Art. 6 Assenza degli alunni

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado.

Per le assenze degli alunni A? sempre necessaria una giustificazione dei genitori o di chi ne fa le veci; in caso di malattia ai sensi della C.R.n. 12 del 04/08/03m art.3 non A? necessario il certificato medico di riammissione.

Le assenze per motivi familiari oltre i cinque giorni devono essere preventivamente comunicate per iscritto al Dirigente o a un insegnante della classe.

 Scuola infanzia:

dopo un mese di assenza ingiustificata la��alunno perde il diritto di frequenza.

  • Art. 7 Esonero dalle lezioni di educazione fisica e di educazione motoria

Gli esoneri temporanei brevi possono essere giustificati dalla famiglia; gli esoneri permanenti o di lunga durata devono essere motivati con certificato medico.

  •  Art. 8 Malore durante le ore di lezione

In caso di malessere o infortunio di lieve entitA� si deve provvedere ad avvisare tempestivamente i familiari. Se fosse necessario il trasporto dell’alunno al pronto soccorso si richiederA� l’intervento del 118; la��alunno sarA� accompagnato prioritariamente dalla��insegnante di classe, o dal personale ATA. Ea�� necessario che ogni famiglia comunichi, oltre al proprio, altri numeri telefonici di reperibilitA�.

  •  Art. 9 Infortuni

In caso di infortunio la dirigenza e i genitori devono essere immediatamente informati. La denuncia scritta deve essere effettuata nella medesima giornata e su apposito modello.

  •  Art. 10 Vigilanza sugli alunni

L’insegnante vigila durante i cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni, durante la permanenza e l’uscita dalla scuola sugli alunni affidati alla sua custodia e, quando la disciplina lo richiede, anche sugli alunni non propri, affinchA� non si verifichino incidenti. In caso di assenza di uno o piA? insegnanti la vigilanza sugli alunni sarA� affidata agli altri insegnanti. 

Scuola Secondaria di I grado :

agli insegnanti della scuola media sarA� comunicato in forma scritta la��incarico di supplenza durante le attivitA� di laboratorio, mensa, intervallo.

  • Art. 11 Mancanze degli alunni

Eventuali mancanze nei confronti di persone e di cose devono essere sempre e comunque  segnalate alle famiglie per mezzo del diario.

Nei casi piA? gravi la famiglia sarA� convocata a scuola dal dirigente scolastico.

  •  Art. 12 Uso del cellulare

 Ea�� fatto divieto agli alunni di portare il cellulare a scuola.

 Rapporti scuola a�� famiglia

  •  Art. 13 Diario degli alunni

 Scuola Secondaria di I grado:

gli alunni devono essere in possesso del diario dove scrivere i compiti assegnati.

Ea�� necessario che il diario sia controllato dagli insegnanti e dai genitori; gli avvisi dettati in classe devono essere firmati dai genitori per presa visione.

Scuola Primaria:

gli alunni devono essere in possesso del diario che sarA� tenuto sempre in ordine e aggiornato. Ea�� necessario che il diario sia controllato dagli insegnanti e dai genitori; gli avvisi dettati in classe devono essere firmati dai genitori per presa visione.

 Scuola infanzia:

gli avvisi sono affissi alla��albo della scuola. Per i bambini che usufruiscono dei servizio trasporti sarA� data loro comunicazione scritta.

  • Art. 14 Colloqui scuola a�� famiglia

 Scuola Secondaria di I grado:

 Sono previsti:

  • 1 ora alla settimana, previo appuntamento concordato con la famiglia tramite diario, per ciascun docente
  • 1 pomeriggio a quadrimestre per i colloqui generali
  • oltre i limiti sopra stabiliti, quando la��urgenza lo impone.

 Scuola Primaria:

sono previsti colloqui individuali bimestrali, tre assemblee di classe e colloqui ogni qualvolta ce ne sia la necessitA�.

Scuola infanzia:

sono previsti colloqui individuali  ogni qualvolta se ne ravvisi la necessitA� e due assemblee di sezione.

Uso del materiale didattico

  •  Art.15  Indicazioni generali

 Gli alunni devono avere il massimo rispetto delle suppellettili e del materiale didattico.

  •  Art. 16 Il comodato

 Scuola Secondaria di I grado:

I libri in comodato sono in prestito perciA? dovranno essere restituiti nel seguente modo:

  1.  gli ultimi giorni di scuola,  le classi prime e seconde,
  2.  alla fine del colloquio orale di ciascun candidato, le classi terze.

 

I libri in comodato dovranno essere ben conservati e non si dovranno eseguire gli esercizi sui testi, neppure a matita. Se alla consegna il libro sarA� danneggiato, si pagherA� una somma di risarcimento che sarA� definita dal Dirigente, cosA� pure se il libro sarA� smarrito.

  • Art. 17 Danni e risarcimenti

Il personale della scuola e gli alunni sono tenuti a custodire con cura le attrezzature e i materiali disponibili. Eventuali danni o smarrimenti devono essere tempestivamente segnalati alla dirigenza. I danni causati volontariamente o dovuti a negligenza, verranno addebitati ai responsabili ( fatti salvi i provvedimenti disciplinari del caso ).

Secondo i casi e le responsabilitA� individuate, i danni saranno addebitati ai singoli, alla classe, alla��intera comunitA� scolastica. Ea�� compito del Dirigente fare la stima dei danni verificatisi e comunicare per lettera agli interessati e ai loro genitori la richiesta di risarcimento.

  • Art. 18 Biblioteca

 

  •  Scuola Primaria:

Il materiale bibliografico A? affidato a insegnanti designati dal Dirigente scolastico, che si rendono garanti del funzionamento della biblioteca, dei prestiti, della custodia.

Ea�� responsabilitA� di ogni singolo insegnante controllare la��assegnazione e la restituzione dei libri da parte degli  alunni, che possono accedere alla biblioteca accompagnati dal proprio insegnante.

 

  • Art. 19 Laboratori

 Laboratori di lingue e  informatica

La nostra  Scuola Secondaria di I grado,  grazie alla��intervento del Comune, del Comitato Genitori, e di Altri Enti, si A? dotata di un laboratorio linguistico e due di  informatica che permetteranno di avere migliori condizioni per la��apprendimento delle lingue straniere e della��informatica.

Per poterli utilizzare al meglio e per evitare possibili disguidi causati da un uso non corretto degli strumenti, si fa presente che:

  1. la��attivitA� di laboratorio deve essere considerata come parte integrante del programma;
  2. gli insegnanti devono controllare la��apparecchiatura alla��inizio e al termine della��attivitA� didattica  per rilevarne eventuali danneggiamenti o cattivi funzionamenti; gli alunni devono lasciare   la��apparecchiatura come la trovano alla��inizio del lavoro;
  3. ad ogni alunno viene sempre assegnato lo stesso posto numerato, al fine di poter risalire alla��individuazione dei responsabili di eventuali danni o rotture ( es. rotture di cuffie, scritti sul banco ecc.);
  4. ogni alunno A? responsabile del proprio posto di lavoro.

 Si precisa, che chi danneggia gli strumenti, ne risponderA� anche economicamente alla Scuola.

 

Laboratori di tecnica,  scienze,  artistica e musica

  1. L’attivitA� di laboratorio deve essere considerata parte integrante del programma;
  2. gli alunni devono rispettare l’ambiente in cui si svolge l’attivitA� utilizzando correttamente le suppellettili;
  3. al termine dell’attivitA� gli alunni devono provvedere alla sistemazione degli strumenti;
  4. ogni alunno A? responsabile del proprio posto di lavoro;

Si precisa, che chi danneggia gli strumenti, ne risponderA� anche economicamente alla Scuola. 

Laboratorio di educazione fisica

  1. La��accesso alla palestra e la��utilizzo delle attrezzature sono subordinati alla presenza e al consenso degli insegnanti. La��uso non autorizzato o improprio della palestra e delle attrezzature solleva gli insegnanti da ogni responsabilitA� nei confronti dei ragazzi.
  2. In palestra si utilizzano solo scarpe e abbigliamento idonei alla pratica sportiva. Le scarpe devono essere pulite e calzate negli spogliatoi; A? vietato utilizzare le stesse scarpe con le quali si viene a scuola. Le stesse norme valgono qualora la palestra sia utilizzata in tempi diversi dalla lezione di educazione fisica ( per esempio: intervallo mensa ).In tal caso A? indispensabile che i ragazzi calzino almeno le scarpe da ginnastica, non utilizzino gli strumenti della palestra e usino esclusivamente palloni di spugna o di plastica leggera per giocare.
  3. Possono accedere al magazzino attrezzi solo gli insegnanti di Educazione Fisica e la��incaricato ATA.

 

  • Art 20  Mensa
  1.  I turni di discesa e di ingresso vanno rispettati, come pure gli spazi assegnati per la��intervallo mensa alla��inizio della��anno;
  2.  gli alunni della Scuola Elementare di Villa Raverio, del primo ciclo della Scuola Elementare di Besana e della Scuola Materna sono serviti al tavolo dal personale della mensa. Tutti gli altri alunni della scuola Elementare e Media, dopo aver preso il vassoio, si sederanno, raggruppati per classe o per gruppo, avendo cura di occupare tutti i posti;
  3.  tutti devono mantenere un comportamento rispettoso delle persone e del cibo, con il quale non si gioca;
  4.  non A? permesso alzarsi dal proprio posto senza motivo;
  5.  bisogna chiedere agli insegnanti il permesso di andare ai servizi;
  6.  anche la��intervallo mensa A? un importante momento educativo. Ogni insegnante pertanto A? tenuto a sorvegliare da vicino gli alunni del proprio gruppo.

 Orario scolastico

 Art. 21

Sentito il parere del Collegio e vista la normativa vigente, il Consiglio di Istituto provvede ogni anno a deliberare eventuali modifiche al calendario scolastico, consentite dall’autonomia.

  •  Art. 22 Orario di servizio

La��orario di servizio del personale docente e non docente deve rispecchiare esattamente il Contratto di lavoro.

In particolare , per il personale docente:

  1. le ore di rapporto con la classe, stabilite dal decreto di nomina ( cattedra o spezzone), devono risultare dalle firme sul  Registro di  classe per la Scuola Media e sul registro delle presenze per le Scuole Elementare e Materna;
  2. le ore a disposizione per eventuali supplenze e le ore di riunioni per Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione, Collegi, Commissioni ecc., devono risultare dalle firme di presenza sul registro dei verbali o su appositi moduli.

Per il personale non docente (ATA):

  1.  le ore di lavoro, stabilite dal contratto, devono risultare sul foglio delle firme.

Le modalitA� organizzative della��orario di servizio del personale non docente sono definite, su indicazioni del Consiglio da��Istituto, dal Capo da��Istituto e dal  Responsabile Amministrativo, previa visione da parte delle R.S.U.

  • Art.23 Assenze del personale

 Le assenze del personale per malattia, per permesso retribuito, per ferie, per festivitA�, per motivi di famiglia e di studio ( aspettativa),  per permessi sindacali, per permessi brevi devono essere comunicate alla segreteria secondo la normativa vigente e quanto A? stabilito nel protocollo da��intesa.

  • Art.24 Sostituzione del personale assente

 Gli insegnanti nella��ambito delle ore messe a disposizione sono tenuti a sostituire i colleghi assenti;

per il personale ausiliario viene applicata la normativa vigente.

  • Art.25 Norme per il personale A.T.A. (Collaboratori scolastici)

Il personale ausiliario A? tenuto a collaborare nella sorveglianza agli alunni in tutti i momenti in cui viene richiesta (cfr. C.C.N.L.).In particolare il personale A? tenuto a garantire la presenza continuativa negli atri assegnati, la sorveglianza ai cambi della��ora e durante la��intervallo e nel caso in cui un insegnante si debba momentaneamente assentare.

Ea�� tenuto inoltre a prestare la propria collaborazione ai docenti per reperire materiale, per allestirlo e per tutte le situazioni in cui Preside, Docenti e Responsabile Amministrativo lo ritengano opportuno.

Ha inoltre la responsabilitA� della pulizia degli spazi assegnatigli :aule, locali comuni e relativi arredi e pertinenze. Deve collaborare su indicazioni del Consiglio da��Istituto, al mantenimento e al decoro di tutte le strutture scolastiche, compresi gli spazi esterni. In generale ha inoltre compiti di sorveglianza verso gli alunni e di accoglienza verso il pubblico.

 Tutte le norme qui definite e quelle successive sono quelle previste dal C.C.N.L. e tutto il personale A? tenuto alla loro osservanza; in caso di inadempienza valgono le disposizioni previste dagli art. 56 e 58 del suddetto C.C.N.L.

 

  • NORME PER I DOCENTI

 Si fa riferimento agli articoli dal 23 al 29 del Contratto Collettivo, che contempla tutta la normativa che regola la materia.

  • Art. 26 uso del cellulare

 Ea�� fatto divieto utilizzare il cellulare durante le lezioni.

RAPPORTI SCUOLA a��TERRITORIO

  •  Art. 27 Sicurezza a scuola

 Ai sensi della Legge 626 la scuola si attiva per informare e formare il personale docente e non docente e gli alunni dei piani di evacuazione dagli edifici scolastici nei casi di emergenza. Saranno predisposti dei fogli di presenza giornaliera sui quali registrare tutte le persone che entrano a scuola per trattenersi piA? di 15 minuti.

  •  Art. 28 Distribuzione volantini

 Avuto il visto dalla Dirigente, alla��interno della Scuola  potranno essere distribuiti volantini e altro materiale illustrativo riguardante le attivitA� culturali e ricreative che abbiano attinenza con la��attivitA� didattica. Non sarA� consentito distribuire materiale pubblicitario con fini di lucro.

  • Art.29  Partecipazione di persone estranee

La��intervento a scuola di gruppi e/o persone estranee deve essere opportunamente inserito nella programmazione didattica delle diverse discipline.

In casi eccezionali il Dirigente potrA�  autorizzare la��intervento di esperti esterni, fatto salvo la��inserimento della attivitA� nella programmazione di classe.

  • Art 30 Contratti di Sponsorizzazione

1.      L’Istituto intende avvalersi della facoltA� di attuare contratti di sponsorizzazione con enti /Aziende pubbliche e private, come consentito dal decreto interministeriale n. 44/2001 articolo 41 che recita:

  1. Le istituzioni scolastiche possono concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti  pubblici e privati
  2. E` accordata la preferenza a soggetti che, per finalita` statutarie, per le attivita` svolte, ovvero per altre circostanze abbiano in concreto dimostrato particolare attenzione e sensibilita` nei confronti dei problemi della��infanzia e della��adolescenza
  3. E` fatto divieto di concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui finalita` ed attivita` siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e culturale della scuola

Il regolamento di istituto, al fine di garantire la��autonomia della scuola, tutelare le famiglie e gli studenti pone ulteriori criteri di selezione:

  • La pubblicita`deve essere trasparente, non ingannevole
  • Il messaggio pubblicitario deve rispettare i diritti dei bambini e non risultare invasivo per le famiglie e per la didattica
  • Preferibilmente deve favorire iniziative atte a promuovere la qualita` della vita
  • Si deve dare la priorita` ad aziende che adottano comportamenti che denotano responsabilita` sociale
  • Si devono escludere contratti con aziende produttrici o distributrici di bevande alcoliche, tabacco, armi;

Nella distribuzione di qualsiasi materiale agli alunni il partner puo` apporre solo il proprio logo e/o nominativo. Si esclude la pubblicita` diretta di singoli prodotti e/o servizi

2. Direttive Tecniche

 

Qualsiasi sia il contratto e la partnership con la scuola in nessun modo lo sponsor deve avere accesso alla banca dati della scuola stessa.

Le regole di sponsorizzazione sono soggette alla revisione del C.d.I.

 Il contratto di partnership puo` essere annuale, pluriennale, occasionale:

  •  Annuale – Per un anno scolastico la��Istituto si impegna a a�?pubblicizzarea�? uno o piu` enti sfruttando gli spazi istituzionali disponibili (vedi sotto). 
  • Pluriennale – Per uno e piu` anni la��Istituto si impegna a a�?pubblicizzarea�? uno o piu` enti che desiderino sfruttare gli spazi progettuali disponibili (vedi sotto). 
  • Occasionale – La��istituto e` disponibile a a�?pubblicizzarea�? uno o piu` enti in occasione di eventi straordinari durante la��anno. La��istituto e` disponibile ad accogliere eventi straordinari proposti da privati e non (vedi sotto spazi occasionali)

 

  • 3 Art.  La scuola offre al suo partner una visibilita` e degli spazi che possono essere istituzionali, progettuali, occasionali
  • Spazi istituzionali – Sono gli spazi fisici di cui la scuola dispone. In questi spazi il partner puo` apporre il logo e/o il nominativo (si esclude la pubblicita` diretta di uno o piu` prodotti). Una dicitura di collaborazione, sostegno, patrocinio, da parte della��ente/i sponsor della��anno scolastico, e` permessa negli spazi sfruttabili: sito web, foglio presentazione Istituto, manifesto apertura della scuola, laboraratori, bacheche. Ad esempio e` possibile realizzare un manifesto di apertura della scuola una cui parte (es. non piu` di un 15%) e` riservata ad una didascalia del tipo: in collaborazione con LOGO <nominativo> <sede sponsor>
  • Spazi progettuali  – Sono gli spazi di sponsorizzazione di un progetto del POF: Lo sponsor, che sceglie di sostenere un progetto,  puA? distribuire nell’Istituto  un volantino che descrive il progetto finanziato. La stampa del volantino sarA� a carico dello sponsor al quale sarA� riservata una parte (es. non piu` del 15%) per il LOGO <nominativo> <sede sponsor>  La stessa dicitura potrebbe essere riportata sulla��eventuale output cartaceo del progetto.
  • Spazi occasionali  – Sono gli spazi che di volta in volta, durante la��anno  si creano. Le manifestazioni, i concerti, le feste, gli incontri sportivi, possono essere sponsorizzati e sostenuti da aziende/enti che, attraverso gadget, striscioni, didascalia sul foglio di invito/partecipazione, partecipano alla��iniziativa. La��evento occasionale puA? essere promosso dallo sponsor stesso.

Lo sponsor puA? distribuire gadget agli alunni previa autorizzazione che definisca oggetto, modi e tempi

Per realizzare il contratto di sponsorizzazione, la scuola ha a disposizione un tariffario ed un foglio pubblicitario da presentare al a�?clientea�? che permette di stabilire la��impegno finanziario dello sponsor.

Il sostegno dello sponsor non necessariamente dovrA� essere finanziario. Lo sponsor puo` offrire materiale didattico, tecnico/scientifico, cartaceo, forniture per i laboratori.

In questo caso la scuola puA? ricorrere agli spazi istituzionali per pubblicizzare la��iniziativa

  • 4 Art. 

La gestione dei contratti di sponsorizzazione, sarA� seguita dal Dirigente scolastico, secondo quanto stabilito dal regolamento concernente le “Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”.

SarA� nominato un referente, che funga da supporto tecnico nei rapporti con le aziende/enti che intendono avviare con l’Istituto, contratti di sponsorizzazione.

 Ogni proposta di sponsorizzazione non contemplata dal presente regolamento, sarA� sottoposta al parere del Consiglio d’Istituto.

 

  • 31  Procedura – linee guida per il funzionamento commissione mensa

( Del. N. 70 a�� 71 del C.d.I. del  03/04/2008 )

 I Fiduciari di Plesso chiedono entro 30 Settembre, con avviso sul diario degli alunni, la disponibilitA� dei genitori a far parte della Commissione Mensa fino al termine delle lezioni.

 Inoltre entro il 10 Ottobre i Fiduciari di Plesso convocano , per un incontro, i genitori che hanno dichiarato la disponibilitA� a partecipare alla Commissione Mensa.

Ciascun plesso individua massimo venti ( 20 ) genitori, tra i quali vanno scelti, con votazione palese a maggioranza dei presenti, due (2) genitori che parteciperanno alle sedute della Commissione.

 I restanti diciotto (18) genitori, nel ruolo di verificatori, avranno accesso ai refettori ed al centro cottura secondo le modalitA� previste dalla��art. 5 delle linee guida inviato dal Comune di Besana in Brianza ( redatto secondo a�? Le linee guida  della Regione Lombardia per la ristorazione scolastica a�? approvate con decreto della Direzione Generale della  SanitA� 01.08.3003 n.  14833 ).

Essi dovranno redigere e presentare al Dirigente Scolastico, sempre entro la metA� di Ottobre, il calendario dei sopraluoghi ed il nominativo dei presenti.

  •  32.   REGOLAMENTO VISITE DIDATTICHE

 

1. Definizione di visite didattiche.

Le seguenti indicazioni sono state formulate in ottemperanza alla Circolare Ministeriale n.291 del 14/10/1991.

Le iniziative che comportano spostamenti organizzati delle scolaresche vengono ricondotte esclusivamente alle seguenti categorie.

  1. Viaggi di integrazione culturale: finalizzati a promuovere una maggiore conoscenza del proprio paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali, folcloristici; possono anche prefiggersi la partecipazione a manifestazioni culturali varie. Sono previsti anche viaggi    alla��estero ( solo per la Scuola Media ).
  2.  Viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo: sono essenzialmente finalizzati alla acquisizione di esperienze tecnico – scientifiche, comprese le visite a realtA� aziendali.
  3. Visite guidate: si effettuano nella��arco di una sola giornata presso complessi aziendali, mostre,   monumenti, musei, parchi naturali, localitA� di interesse storico – artistico.
  4.  Viaggi annessi ad attivitA� sportive.

 

  • 2. Omogeneizzare orientamenti e comportamenti.

 

Una��esigenza, che in questi ultimi anni si A? andata sempre piA? evidenziando, A? quella di omogeneizzare orientamenti e comportamenti al fine di far conseguire alle attivitA� un carattere di razionalitA� e di stabilitA�, in grado di garantire alle medesime una��autentica valenza formativa alla��interno della programmazione educativa e didattica.

  • 3. FinalitA�

Caratteristica comune delle iniziative medesime A? la finalitA� di integrazione della normale attivitA� della scuola, o sul piano della formazione generale della personalitA� degli alunni, o sul piano del completamento delle preparazioni specifiche disciplinari. Fermo restando ovviamente, che esse, per spirito e modalitA� organizzative, devono essere capaci di suscitare la��interesse delle scolaresche in relazione anche alla fascia da��etA�, alla provenienza, al tipo di scuola frequentato.

  •  4. Destinatari

 Nessun viaggio  o visita guidata puA?a�� essere effettuato se non A? assicurata la partecipazione di almeno 2/3 degli alunni componenti la classe coinvolta: a questo divieto fanno eccezione le iniziative la cui programmazione preveda la partecipazione di studenti appartenenti a classi diverse, ad attivitA� teatrali, cinematografiche, musicali ed attivitA� sportive.

Tutti i partecipanti devono essere in possesso di un documento di identificazione, nonchA�, per i viaggi alla��estero, di un documento valido per la��espatrio. Ea�� opportuno che ad ogni viaggio partecipino studenti compresi nella medesima fascia da��etA�, data la comunanza di interessi e di esigenze.

 
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  • 5. Destinazione

 I viaggi da��istruzione sono organizzati in Italia e, solo per le classi terze della Scuola Media, alla��estero.

  1. Viaggi in Italia: ea�� consigliabile evitare come meta ,localitA� molto lontane dalla scuola, in modo da bilanciare le esigenze formative con quelle del contenimento della spesa.

Per la Scuola primaria si ritiene consigliabile privilegiare la propria regione nel secondo ciclo e la sola provincia nel primo ciclo.

Per gli alunni della Scuola primaria il rientro deve essere fissato entro le ore 19.00.

 
  • Scuola Infanzia

I bambini della Scuola Materna sono esclusi da queste iniziative, data la loro tenera etA�.

Viaggi alla��estero: sono consentite a tutte le classi visite di un solo giorno in territorio estero, che saranno evidentemente localitA� di confine; limitatamente alle terze sono ammessi viaggi in Europa, in via preferenziale per la visita ad importanti organismi internazionali ( Parlamento Europeo, UNESCO, …).

 

  • 6. Organi competenti

 

La determinazione dei criteri generali per la programmazione delle attivitA� extra – scolastiche, con particolare riferimento alle visite guidate e ai viaggi di integrazione culturale, spetta al Consiglio da��Istituto, su proposta e previo parere del Collegio Docenti. La��esecuzione delle delibere spetta al Capo da��Istituto.

Ea�� chiaro peroa��, che il Collegio dei Docenti ha potere deliberante per ciA? che concerne il funzionamento didattico della scuola e la cura della programmazione educativa.

Pertanto il Collegio dei docenti, nella programmazione da��inizio anno dovrA�, in via generale, fornire indicazioni in ordine alle finalitA� dei viaggi, agli ambiti didattici di attuazione e agli obiettivi culturali e formativi di detta esperienza.

Particolare attenzione dovrA� essere riservata alle indicazioni da dare ai Consigli di classe, di Interclasse, di Intersezione in ordine ai criteri di preparazione, di attuazione e verifica delle iniziative, soprattutto per quanto attiene alle possibili iniziative che si svolgono in un contesto interdisciplinare.

A garanzia della sicurezza dei ragazzi e dei partecipanti alle uscite didattiche, in base anche alla normativa vigente, la��organizzazione e la��approvazione da parte del Consiglio da��Istituto prevedono la seguente procedura :

  1. Il riferimento normativo ultimo e la C.M. n. 253 del 14/08/91.
  2. Le visite guidate e i viaggi da��istruzione sono inseriti nella programmazione didattica annuale di classe o modulo da adottarsi entro il secondo mese di lezione .
  3. Il team docente di modulo e/o classe ed il Consiglio di Classe per soli docenti definiscono il viaggio da��istruzione e chiedono il parere favorevole del consiglio di Intersezione (materna) Interclasse (Elementare)  e al Consiglio di Classe con la presenza dei genitori (Scuola Media)
  4. Il Collegio Docenti approva il piano annuale distinguendo i viaggi con utilizzo dei mezzi pubblici da quelli con utilizzo pullman .
  5. La Commissione viaggi da��istruzione prepara la��appalto del mezzo privato .
  6. Il Consiglio da��Istituto approva il piano annuale .                                                                                       Ogni mese il Consiglio da��Istituto in seduta ordinaria approva la��organizzazione di ogni singola  uscita del mese successivo.
  7. Il docente procede alla��organizzazione:
  • Prepara la��uscita dal punto di vista didattico
  • Invia i modelli di autorizzazione e la��eventuale bollettino di versamento alle famiglie
  • Compila per tempo tutta la modulistica e la consegna alla��assistente amministrativo incaricato
  • Raccoglie le somme o le ricevute
  • Informa il collaboratore Vicario di eventuali problemi economici di un alunno       

 

  • 7. Documentazione Insegnanti

Prima di ogni visita o viaggio da��istruzione i docenti  si assicureranno che gli alunni  siano forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli sul contenuto delle uscite al fine di promuovere una vera e propria esperienza di apprendimento. Si suggerisce la predisposizione di materiale didattico articolato che consenta una��adeguata preparazione preliminare del viaggio nelle classi interessate, fornisca le appropriate informazioni durante la visita, stimoli la rielaborazione a scuola delle esperienze vissute e suggerisca iniziative di ampliamento ed approfondimento.

 

  • 8. Docenti partecipanti ai viaggi

Deve essere assicurato la��avvicendamento  degli accompagnatori. Ea�� peraltro opportuno che gli accompagnatori siano docenti della classe che effettua il viaggio; per i viaggi alla��estero , almeno un accompagnatore dovrA� possedere una ottima conoscenza della lingua del paese visitato.

Si ricorda inoltre  che  gli alunni dovranno essere accompagnati dai docenti delle materie attinenti o affini con le finalitA� del viaggio ( Scuola Media ).

Nella scelta delle mete per le visite e per i viaggi di integrazione culturale, i singoli consigli di classe sono pregati  di contattare i consigli di classe della stessa fascia orizzontale in modo tale di poter creare gruppi che possano occupare tutti i posti di un pullman.

Nel caso in cui sia presente un alunno portatore di handicap,  verrA� scelto un insegnante preposto alla sua cura.

Gli accompagnatori non possono essere in numero inferiore ad 1 per ogni 15 alunni; per questo motivo si preventiverA� un docente di riserva. Di norma saranno previsti due docenti accompagnatori per ogni classe; nei casi particolari, su richiesta del Consiglio di classe, il numero dei docenti accompagnatori potrA� essere superiore.

Qualora il numero dei docenti accompagnatori risulti inferiore a quanto stabilito dalla normativa vigente,  il Capo da��Istituto provvederA� dove A? possibile alla nomina di un sostituto, diversamente  alla sospensione della gita.

Per le uscite sul territorio del Comune, per la Scuola della��Infanzia e Primaria, gli accompagnatori non possono essere in numero inferiore a 1 ogni 15 alunni; per la Scuola Secondaria di I grado A? possibile derogare al sopraindicato rapporto tenendo presenti la��autonomia e il grado di maturitA� degli alunni.

  • 9. Scaglionamento viaggi

 Si deve provvedere a scaglionare nel tempo i viaggi di integrazione culturale; deve essere evitata quanto piA? possibile la programmazione dei viaggi nei periodi di alta stagione e nei giorni prefestivi durante i quali, come A? noto, vi A? un eccessivo traffico sulle strade.

Ea�� fatto divieto di effettuare visite e viaggi nella��ultimo mese delle lezioni ; si puA? derogare solo per viaggi connessi ad attivitA� sportive o ad attivitA� di educazione ambientale.

  •  10. Durata dei viaggi

Scuola Secondaria di I grado

Sono previste le seguenti  uscite:

  • per le classi prime :     1  uscita di 1 giorno
  • per le classi seconde:  1 uscita di 1 / 2 giorni
  • per le classi terze:       1 uscita di 1/2/3 giorni
  • Scuola primaria

Le visite guidate si effettuano nella��arco di una sola giornata.

 Comunque la C.M. 291 del 14/10/91 indica in 6 giorni il periodo massimo utilizzabile per i viaggi da��istruzione e per le attivitA� sportive, per ciascuna classe, da utilizzarsi in una��unica o piA? occasioni.

  • 11.  Quote alunni

Ea�� opportuno che la progettazione dei viaggi di integrazione culturale sia preceduta dall’analisi dei costi e dal sondaggio presso le famiglie degli alunni circa la disponibilitA� a concorrere alle spese. Questa modalitA� permetterA� ai docenti di pervenire alla concreta definizione dei soli progetti che, per la durata e per la scelta delle localitA�, siano effettivamente realizzabili con la presenza pressochA� totale degli alunni delle classi interessate.

  •  12. Partecipazione dei genitori

La partecipazione dei genitori puA? essere consentita nei limiti di un genitore ogni 5 alunni, acondizione che non comporti oneri per il bilancio della scuola e che gli stessi si impegnino a partecipare alle attivitA� programmate per gli alunni.

  •  14. Obbligo di vigilanza

Vale la pena di ricordare che i docenti e la��altro personale eventualmente designato ad accompagnare gli alunni sono soggetti, anche nello svolgimento di detto servizio, alla��obbligo di vigilanza degli alunni e alle responsabilitA� di cui alla��art. 2047 del Codice Civile con la��integrazione di cui alla��art.61 della legge 11/7/80 n.312 che ha limitato la responsabilitA� patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.

In ogni viaggio gli insegnanti avranno cura di :

  1. assicurare la perfetta efficienza organizzativa del viaggio di istruzione assumendo ogni notizia utile circa il percorso, la meta, la piena capacitA� di adempimento degli impegni contrattuali assunti da terzi
  2. assicurarsi , per quanto possibile, che i luoghi  da visitare non presentino pericoli
  3. organizzare una��ordinata salita e discesa dagli automezzi
  4. predisporre prontamente soccorso agli alunni eventualmente infortunati
  5. avvertire telefonicamente la dirigenza e la scuola di partenza in caso di ritardo al ritorno (Scuola Elementare) o un rappresentante dei genitori che provvederA� al passa parola.
  •  15. Dopo la��uscita

 A viaggio da��istruzione effettuato i docenti accompagnatori sono tenuti ad informare gli organi collegiali e il Capo da��Istituto, per gli interventi del caso, degli inconvenienti verificatisi  nel corso del viaggio con riferimento anche al servizio fornito dalla��Agenzia o ditta di trasporto.

  •  16. Uscite nella��ambito del Comune

 Per le uscite didattiche nella��ambito del Comune, al momento della��iscrizione sarA� richiesta alle famiglie  una��autorizzazione  cumulativa  valida  per  tutte  le  uscite che si effettueranno nel corso della��anno. Ogni uscita verrA� comunicata alle famiglie tramite il diario degli alunni e alla��ufficio di segreteria con fax da parte dei plessi di scuola materna ed elementare.

Durante le ore di Educazione Fisica nella Scuola Media gli alunni possono uscire ogni qualvolta la��insegnante lo ritenga opportuno.