“La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini
dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione.”
(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia 2012)

La scuola dell’ infanzia :

ACCOGLIE creando un clima di serenità favorevole ad ogni bambino e sviluppando buone relazioni tra i soggetti del processo educativo;

EDUCA all’uguaglianza, alla solidarietà e alla diversità come fonte di arricchimento reciproco;

FORMA promuovendo l’armonico sviluppo psico-fisico di ciascun bambino;

SVILUPPA le potenzialità, le risorse personali e gli interessi del bambino, favorendone le capacità logiche, espressive e creative;

PROPONE E CONDIVIDE le proprie finalità educative in collaborazione con le famiglie e le agenzie del territorio.

Si pone le seguenti finalità:

Consolidare l’identità: significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile.

Sviluppare l’autonomia: significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

Acquisire competenze: significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

Vivere le prime esperienze di cittadinanza: significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere.

Nessun articolo trovato

Skip to content