Educazione all’affettività

Il progetto AffettiviAMO si fonda sul presupposto che affettività e sessualità siano parte integrante dell’essere umano e della sua identità; tali aspetti fondamentali nella crescita e nello sviluppo armonioso di un individuo assumono un ruolo centrale nell’educazione dei bambini e dei ragazzi in quanto l’educazione all’affettività influenza lo sviluppo della personalità. La natura preventiva dell’educazione affettiva non solo contribuisce a evitare possibili conseguenze negative, ma può anche migliorare la qualità della vita, la salute ed il benessere, contribuendo, così, a promuovere la salute generale.

La scuola, quale luogo d’elezione nello scenario dell’educazione, ha in sé il compito di accompagnare i propri alunni nel loro processo di crescita. Per rendere efficace l’azione educativa è fondamentale che docenti, educatori e famiglie possano lavorare in maniera sinergica. Diventa quindi importante che accanto all’insegnamento degli aspetti cognitivi, legati più strettamente al sapere, possa essere dato spazio anche gli aspetti più relazionali ed emotivi del saper essere, al rapporto con gli altri, al rispetto di sé e dell’altro, alla capacità di sentire le proprie emozioni e di gestirle. Questo insegnamento fa parte dell’educazione della persona e risponde al bisogno dei ragazzi di poter crescere e svilupparsi in maniera sana indipendentemente dalle origini, dalla cultura o dalla religione dei singoli. Un’educazione efficace in materia di affettività e sessualità promuove quindi un dialogo aperto tra tutte le figure educative in campo e i ragazzi nel rispetto delle credenze individuali.

I percorsi previsti dal progetto AffettiviAMO, che coinvolge ragazzi, docenti e genitori, pongono l’attenzione alle componenti affettive, relazionali e motivazionali e favorisce l’acquisizione delle life skills, competenze trasversali necessarie per il proprio benessere come persona, anche in età adulta. AffettiviAMO vuole offrire un sostegno al percorso di formazione dell’identità, riconoscendo
l’importanza delle diverse dimensioni che la connotano: corporeità, psiche e relazione con gli altri; il raggiungimento di una piena integrazione di queste istanze garantisce e promuove il benessere della persona. Si pone un’attenzione particolare al tema del cambiamento e della crescita, ai compiti evolutivi specifici di ogni fascia di età, ai rapporti interpersonali tra i generi, alla conoscenza di sé, del proprio corpo e delle relazioni significative tra pari e con altre figure di riferimento.

Un’educazione all’affettività che promuova la stima di sé, la consapevolezza dei propri vissuti interiori, l’autonomia di scelta e la possibilità di comunicare con fiducia il proprio sentire rappresenta un’occasione di prevenzione ad ampio raggio che si configura come risposta efficace sia rispetto a situazioni diversificate di eventuale disagio che a nuovi comportamenti a rischio.

OBIETTIVI GENERALI


Favorire la creazione di un’atmosfera che faciliti la comunicazione nel gruppo, valorizzando la
relazione ed il confronto sia tra pari che con gli adulti di riferimento;

Promuovere la cultura della prevenzione attraverso la condivisione di un sapere e un saper essere, in una relazione tesa a favorire lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno;

Incoraggiare la capacità di rielaborazione del significato affettivo delle esperienze vissute;

Ricercare e favorire occasioni di informazioni, di scambio e di confronto tra scuola e famiglia
relativamente all’educazione socio-affettiva

METODOLOGIA


Il lavoro si svolge in un clima in cui si aiuta il gruppo a sospendere di giudizio, a rispettare i tempi di ciascun individuo, attendendo le risposte senza timori e censure. L’introduzione al mondo delle emozioni è volontariamente graduale: si parte da quello che il singolo bambino/ragazzo porta spontaneamente e da come viene recepito dal gruppo, nel rispetto di quanto ciascuno decide di mettere in gioco.
Il metodo non si basa su spiegazioni/lezioni frontali ma su attivazioni dinamiche di tipo esperienziale che consentono agli alunni di mettersi in gioco, certi che la crescita avviene attraverso le esperienze – virtuali e reali- che i ragazzi vivono e soprattutto in base al modo in cui le elaborano. Vengono proposte attività strutturate, ma allo stesso tempo dinamiche e flessibili, per promuovere il pensiero divergente e, attraverso la creatività, l’espressione di un sé più maturo e consapevole. Si impiegano metodologie diversificate (individuali, in piccolo e grande gruppo) che attivano vari canali espressivi (il racconto, il disegno, il role-playing, il brainstorming, il circle time, etc.), in modo che ciascun bambino possa utilizzare le modalità preferite e sperimentarne di nuove.

PERCORSO CLASSI TERZE SCUOLA SECONDARIA


Il progetto si articola in funzione dei gruppi classe che di volta in volta la specialista Erika Strada, psicologa e psicoterapeuta, andrà ad incontrare, mantenendo un carattere di flessibilità a seconda dei bisogni specifici riportati dai ragazzi e dai loro docenti.

Premessa

La nostra proposta di intervento intende porsi all’interno dell’Istituto come risorsa aggiuntiva e complementare alle attività curricolari ed extra-curricolari, offerte dalla scuola e presenti sul territorio, e rappresenta un’ipotesi aperta a eventuali modifiche sulla base di bisogni specifici dei singoli gruppi classe che verranno coinvolti e in condivisione con gli insegnanti di classe.
Si intende lavorare con le classi III, proponendo un percorso che risponda alle esigenze e peculiarità dello sviluppo psicologico e relazionale tipico dei ragazzi preadolescenti
Affettività e sessualità sono componenti fondamentali della persona e aspetti centrali dell’identità che coinvolgono tanto la sfera corporea, quanto quella emotiva e sociale. Per i ragazzi non è semplice trovare una dimensione sessuale che sia davvero propria e libera, non condizionata dagli stereotipi basati sulla fissità dei ruoli e delle differenze che sembrano permeare la società odierna, e accedere a un pensiero che sia davvero personale e abbia come punto di partenza il proprio sentire anziché l’inconsapevole introiezione dei modelli di genere.
Lo scopo del nostro progetto è dunque quello di garantire uno spazio di ascolto e confronto in cui i ragazzi possano assumere un ruolo attivo e sperimentare l’opportunità di entrare in contatto con le proprie parti affettive e sessuali (in quanto la consapevolezza rappresenta il primo passo verso una gestione equilibrata delle proprie emozioni e impulsi) e avviare una riflessione critica rispetto ai modelli proposti dall’esterno, al rischio di aderirvi in maniera passiva e all’influenza che possono esercitare alcuni contenuti online, al fine di accrescere la capacità dei ragazzi di operare scelte e assume-re posizioni meno condizionate.

Obiettivi

Acquisire maggior consapevolezza circa la propria affettività, corporeità e sessualità, contribuendo a rendere espliciti e a chiarire dubbi, timori, miti;
attivare il confronto tra pari e con l’operatore rispetto alle peculiarità/differenze relative all’identità di genere maschile e femminile (aspetti biologici, sociali e culturali) e ai pregiudizi a essa associati;
riflettere e confrontarsi sui significati attribuiti alle prime esperienze affettivo-sessuali e sull’influenza che le nuove tecnologie possono esercitare (uso di internet e dei social network, sexting);
aiutare i ragazzi a costruire uno sguardo sulla sessualità che possa essere intesa come
espressione dell’affettività e comunicazione nella relazione, nel pieno rispetto di sé e dell’altro;
favorire lo sviluppo di capacità di scelta autonoma e consapevole;
sperimentare momenti di scambio tra coetanei e con gli adulti in un clima non giudicante, che favorisca non solo la partecipazione attiva, ma anche il riconoscimento e il rispetto di punti di vista differenti;
rispondere alle curiosità e necessità dei ragazzi in tema di affettività e sessualità che potrebbero emergere nel corso del progetto;

Metodologia

Aiutare l’adolescente a trovare nuove strade di espressione delle proprie emozioni in questa delicata fase evolutiva, caratterizzata da importanti cambiamenti psico-fisici, richiede di agire su due livelli: individuale e del gruppo classe.
Gli interventi si svolgeranno mediante una modalità interattiva volta a lasciare ampio spazio al dibattito e al confronto. Saranno condotti da una psicologa che, attraverso le tecniche dell’ascolto attivo, della comunicazione efficace e la creazione di un clima empatico e accogliente, favorirà la partecipazione attiva e lo scambio tra i ragazzi.
Si cercherà di rispondere in modo specifico alle esigenze e alle dinamiche di ciascun gruppo classe coinvolto, scegliendo la modalità di intervento ogni volta più idonea e proponendo diverse attività (in piccolo e grande gruppo):

  • le storie/situazioni stimolo, in cui sarà chiesto ai ragazzi di trovare un finale o soluzioni alternative alla luce di alcune domande guida, con l’obiettivo di stimolare la riflessione e il confronto
  • frasi stimolo, che hanno l’obiettivo di portare i ragazzi a riflettere su alcune tematiche relative ai sentimenti e agli affetti, oltre che a confrontarsi su false credenze e stereotipi comuni legati al tema dell’affettività e sessualità
  • il brainstorming sui temi dell’amore e dell’affettività nella preadolescenza, delle differenze di genere, dell’influenza dei social network, , con la finalità di attivare un dibattito di gruppo

Al termine del primo incontro i ragazzi che lo desiderano potranno formulare, in modo anonimo, domande e riflessioni che saranno discusse nel secondo e ultimo incontro.
Le tecniche fin qui descritte permettono di:
creare nel gruppo classe un clima facilitante la comunicazione;
facilitare l’espressione verbale del proprio vissuto;
favorire il confronto come mezzo di conoscenza reciproca.

Strutturazione del percorso

Il laboratorio si connota come un’attività all’interno del gruppo classe; è prevista la collaborazione con la referente del progetto e gli insegnanti delle classi coinvolte nelle fasi di progettazione e restituzione. Prima della fase di attuazione dell’intervento con i ragazzi è previsto un incontro di progettazione tra la specialista e il coordinatore/insegnante referente volto a:
avviare la collaborazione e stabilire modalità e tempi di attuazione degli interventi in classe;
raccogliere informazioni e conoscenze relative al tema dell’affettività e sessualità già in
possesso ai ragazzi e di eventuali dubbi o domande emersi.

La fase di attuazione prevede:

2 incontri di 2 ore ciascuno (4 ore per ogni classe), da svolgersi in orario scolastico secondo ca- lendario concordato con la scuola, per un totale di 28 ore

La fase conclusiva prevede:

un colloquio di restituzione della durata di 1 ora con l’insegnante di scienze/coordinatore di ciascuna classe per condividere il percorso svolto e confrontarsi sull’andamento del progetto e sulle tematiche emerse nel gruppo classe, da svolgersi in accordo con gli stessi insegnanti sia rispetto all’orario sia rispetto alla modalità (online/presenza), per un totale di 7 ore

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