Non solo la vistaa��

Claudia A? una signora non vedente che A? venuta a scuola all’inizio di ottobre e ci ha fatto fare delle attivitA� al buio. Siamo entrati in una stanza buia, senza luce, dove non si vedeva nulla.

Come prima attivitA� abbiamo fatto il gioco con la palla sonora. Questo gioco consisteva nel lanciare la palla a un compagno orientandosi con il suono della sua voce. La palla era riempita da sonagli e, nel momento in cui ti veniva passata, la sentivi avvicinarsi.

In seguito, abbiamo usato delle piccole maracas a forma di ovetto. Seduti in cerchio, un compagno alla volta doveva far suonare la propria maracas formando un cerchio sonoro; lo scopo era quello di capire quando era il proprio turno ascoltando la��avvicinarsi del suono.

Come terza attivitA� abbiamo ascoltato delle poesie narrate dalla signora Claudia.

Per concludere, abbiamo pensato al significato di questa esperienza facendo cosA� un momento di riflessione. Questa opportunitA� mi ha fatto capire che anche i non vedenti, in un certo senso, a�?vedonoa�? (grazie agli strumenti a loro disposizione, alla loro immaginazione e soprattutto grazie agli altri sensi).

Quando hanno spento le luci mi sono sentita un poa�� strana perchA�, non essendo abituata al buio, avevo un pochino di paura, non mi sentivo del tutto a mio agio.

Le sensazioni che ho provato sono:

TRANQUILLITAa�� per la��ambiente in cui ero

AGITAZIONE perchA�, anche se solo per poco, stare al buio non A? una cosa di tutti i giorni.

Io mi sono messa in gioco perchA� ascoltavo, tenevo gli occhi chiusi e mi lasciavo trasportare dalla voce degli altri. Credo di essermi comportata in modo adeguato, svolgendo nel migliore dei modi tutto ciA? che mi veniva chiesto.

Prima della��incontro mi aspettavo di incontrare molte difficoltA� nel fare le attivitA� proposte; invece, con la��aiuto della signora Claudia, ho capito che, per a�?affrontarea�? la vita, non bisogna usare solo gli occhi.

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