Ricordare… perchA? non si ripeta mai piA?

Il giorno 22 gennaio, per commemorare la Giornata della Memoria, noi classi terze abbiamo visitato il Binario 21 e il museo della Shoah.

Il museo si trova a Milano in Stazione Centrale ed A? costruito al piano inferiore della ferrovia. Da quel binario partivano i treni diretti ad Auschwitz e agli altri campi di concentramento.

Appena entrati, ci siamo seduti per terra sotto una grande parete dove A? scolpita la scritta ”indifferenza”. La guida ci ha spiegato che, a voler questa scritta all’entrata del museo, A? stata Liliana Segre, una donna sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz. Liliana afferma che A? stata l’indifferenza a provocare la Shoah.

Successivamente ci siamo spostati proprio su uno dei vagoni del treno che portava alla ”direzione ignota” (il campo di concentramento: gli ebrei non sapevano dove erano diretti quando salivano su quei treni) e la guida ci ha spiegato come venivano posizionate le persone sui treni. Tutte ammassate, come se fossero sacchi o altri oggetti di nessuna importanza. Poi abbiamo visitato i binari 19 e 18, quelli sotterranei da dove salivano, attraverso una piattaforma sollevatrice, i vagoni che formavano un treno e che poi partivano per i campi di sterminio. Sul muro della piattaforma si vedeva in modo molto evidente il cartello che proibiva il trasporto di persone. La guida ci ha fatto appunto riflettere sul fatto che, se questo ”ascensore” portava in superficie i vagoni contenenti ebrei, omosessuali, persone disabili, malati mentali, oppositori politici per mandarli ai campi, e quel cartellone era presente giA� a quel tempo, gli ebrei e tutti gli altri NON venivano considerate persone.

C’erano poi delle mattonelle incise sul pavimento con segnati tutti i viaggi partiti da quella stazione, oltre a un grande muro con la proiezione di tutti i nomi delle persone salite sul treno (quelle di un viaggio solo, perchA? sarebbe stato impossibile riportarli tutti); scritti in un altro colore i nomi delle persone che si sono salvate: solo 27.

A? stato molto emozionante vedere dal vivo quelle realtA� di cui prima avevamo solo sentito parlare. Ora abbiamo capito davvero perchA� ogni anno il 27 gennaio commemoriamo le vittime della Shoah e meditiamo affinchA� non si ripeta mai piA?.

Ginevra e Francesca

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