UNA MATTINATA TRA LE STELLE … ALLA TORRE DEL SOLE

Il giorno 3 Aprile noi della classe seconda G, insieme ai compagni di seconda D,  siamo andati al Parco astronomico di Brembate. Arrivati sul posto, si vedevano due torri molto alte, con delle scale esterne. Subito si sono presentate le guide che ci avrebbero accompagnate in questa prima parte della gita, alla scoperta dei segreti dell’astronomia.

Per prima cosa, siamo entrati nel planetario dove si poteva riprodurre il cielo dei giorni prima o anche di mesi prima. Nella sala c’erano delle poltrone dove ci si poteva sdraiare e un proiettore che faceva vedere le immagini sul tetto a forma di cupola. Spente le luci, è iniziato lo spettacolo. Con l’atmosfera non si potevano vedere le stelle, così con l’applicazione che la guida utilizzava è stata tolta e, come per magia, si vedevano le stelle molto bene.

Finita l’attività del planetario siamo scesi nell’osservatorio vero e proprio. Entrati c’era un tubo che arrivava dall’alto, con quattro piccoli telescopi attaccati. Un esperto ci ha spiegato la storia dell’osservatorio che, in passato, era una torre dell’acqua ed è stata trasformata in un parco astronomico. Dopo la guida ci ha mostrato il sole proiettato su un telo. Quello era il sole in quel momento ma, visto che c’erano le nuvole, non si vedeva bene. Così ci ha proiettato delle immagini registrate alcuni giorni prima: era spettacolare! Inoltre ci ha spiegato tutti i tipi di raggi, per esempio infrarossi, x ecc. Con un telecomando di una lim e un telefono ci ha dimostrato che si proiettava una luce che, però, noi non potevamo vedere. Infatti, se si toccava un tasto del telecomando sul telefono compariva una luce rossa: i raggi infrarossi. Dopo questo esperimento siamo usciti dalla stanza con un senso di stupore e novità.

Infine, mancava l’ultima attività all’osservatorio astronomico, cioè il telescopio sulla torre del sole. Dopo aver percorso un centinaio di gradini, siamo arrivati in cima alla torre, sulla quale c’era un ponte di vetro che univa le due torri. Entrati nella stanza, ci siamo trovati davanti ad un telescopio alto più di cinque metri, tutto bianco e proteso verso l’alto per osservare il sole. L’osservatorio aveva due aperture per osservare il sole nel corso della giornata. Tutto ciò era controllato da un telecomando che permetteva di spostare il telescopio senza fare fatica perché lo si poteva spostare anche a mano. Per far vedere il sole a terra si utilizzavano degli specchi che riflettevano la luce del sole e la portavano in basso. Dopo altre spiegazioni sul funzionamento del telescopio era giunto il momento di scendere. Se salire era stato emozionante, pensate a scendere! Arrivati in basso abbiamo assistito ad una breve conferenza sulla vita nell’universo e nel pomeriggio ci siamo spostati per andare a Bergamo Alta, per la seconda parte della gita.

Da questa esperienza ho imparato che il cielo che vediamo non è niente in confronto a quello reale (quello effettivo è infinito). Da questo giorno vedrò il cielo con un occhio diverso,  cioè più scientifico.

 

Jacopo Maggioni,  2^G

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